Marina di Grosseto
Nella nostra scuola dell’infanzia è dall’ascolto dell’esperienza e dalla rilevazione dei bisogni che vengono individuati gli obiettivi formativi concretamente perseguibili e significativi per i singoli bambini.
giovedì 13 giugno 2013
domenica 2 giugno 2013
sabato 25 maggio 2013
venerdì 24 maggio 2013
Il castello e ……il drago (II sezione)
Il castello e ……il drago
Il castello si trova in Via delle Celidonie 19, ci
vivevano le principesse Aurora, Carlotta e Domitilla,
con il principe Cornelius, il cuoco ed il giullare.
Fuori dal castello c’era un drago con la lingua di
fuoco che fa fff…. e brucia tutto, anche gli alberi.
Le principesse vivevano felici nel castello, ma un
giorno arriva il drago che brucia il principe e rapisce
le principesse: le prende con la zampa e le porta nella
torre del castello. Le principesse gridano:” aiuto!!”
Arrivano quattro cavalieri: il cavaliere Rosso, il
cavaliere Giallo e il cavaliere Blu con a capo il
principe Flucco. I cavalieri mentre il drago dorme
liberano le principesse e lasciano la principessa
Chiacchierina per convincere il drago a non sputare
più il fuoco. Quando la principessa vede il drago gli
dice: “Bello!”. Poi lo accarezza e gli racconta la
fiaba di Biancaneve. Il drago è contento e dice alla
principessa “Vieni qua”con il dito e poi aggiunge:
“Grazie. E’ stata una cosa generosissima, nessuno mi
aveva mai raccontato un fiaba”. Da quel momento il
drago decide di lasciare andare la principessa e dinon sputare il fuoco addosso alle persone
mercoledì 24 aprile 2013
Castiglione della Pescaia (III sezione)
Castiglione della Pescaia
LETTURA D’IMMAGINE:
Matilde – vedo un castello con le finestre
Giulio – un castello con i merli
Riccardo – tanti alberi
Lorenzo – vedo che c’è un bosco
Annalisa – un sacco di alberi
Alessandro – un castello con torri alte
Akram – finestre
Jessica – il castello
Francesco – un muro grosso del castello
Marua – vedo un castello
Carlotta – delle finestre e tanti alberi
sabato 20 aprile 2013
Castiglione della Pescaia (II sezione)
Castiglione della Pescaia
Il castello
Il castello
Il Castello di Castiglione della Pescaia si trova sulla vetta del promontorio, nella parte più alta del centro storico medievale, che domina l'omonima località e un vasto tratto della costa maremmana.
Il Castello di Castiglione della Pescaia è costituito da tre torri angolari coronate da merlature sommitali, la più massiccia delle quali è l'originaria Torre Pisana. Il corpo di fabbrica è collocato sul lato occidentale che guarda verso il mare, mentre sugli altri lati l'area del complesso è delimitata da cortine murarie che delimitano un cortile interno.
Un'altra cortina muraria, provvista di merli, ha inizio dalla torre sud-occidentale e delimita l'area attorno al lato meridionale del castello. Nei pressi della torre, si apre una porta ad arco che conduce ad una terrazza panoramica.
INTERVISTA
JASTIN: il castello aveva due torri
MATTHIAS: ho visto il castello alto
OLGA: c'erano le guardie
SELENE: i bambini hanno fatto la guerra per gioco
ALESSANDRA: anche io ho visto il castello grande
ALESSANDRO: siamo entrati nel castello passando da una porta
FEDERICO: la strada era lunga e in salita
FRANCESCO: la porta del castello era di pietra
GIACOMO: c'erano le strade dentro il castello
LORENZO: il muro era di ferro e dentro c'erano i cannoni
MASSIMO: il castello era grande e di pietra
SYRIA: le mura erano marroni
SOFIA: c'erano tanti fiori per la strada
ASIA: il castello era tutto grigio
ALICE: la strada era brutta piena di sassi
ISABELA: abbiamo visto come si apre la porta
sabato 6 aprile 2013
sabato 23 marzo 2013
Il castello di Capalbio (II sezione)
Il castello di Capalbio
Il castello di Capalbio esiste dal XII secolo ed è citato in un privilegio del 1161 che Papa Alessandro III (il senese Rolando Bandinelli quello che lottò contro Federico I il Barbarossa ed i suoi 4 antipapi) a favore sempre dell'Abbazia delle Tre Fontane.
Furono gli Aldobrandeschi ad edificare la splendida la Rocca Aldobrandesca (visita a pagamento assolutamente da fare) che dall'alto domina Capalbio fino all'Argentario.
Furono gli Aldobrandeschi ad edificare la splendida la Rocca Aldobrandesca (visita a pagamento assolutamente da fare) che dall'alto domina Capalbio fino all'Argentario.
La prima cerchia di mura è ancora più antica e probabilmente con datatazione è appena dopo il 1000 d.C.
Capalbio ha anche una seconda cerchia di mura ... onde rendere il castello ed il borgo intero ancora più impenetrabile. Successivamente Capalbio passò agli Orsini prima e dal 1416 sotto la Repubblica di Siena per poi confluire dal 1554/1590 sotto il Granducato di Toscana.
Il giardino dei tarocchi (II sezione)
Il giardino dei tarocchi
Asia: mi é piaciuto il drago
Olga: il serpente era bello
Eleonora: mi é piaciuta la medusa
Selene: a me il gatto Ricardo
Gaia: il serpente
Syria: il serpente era verde
Mattia: il cavaliere
Bianca: le meduse erano viola
Sonia: il serpente
Sofia: il serpente era nero
Guela: era tutto bello
Lorenzo: abbiamo visto i cavalieri col cavallo
Jastin: abbiamo visto il gatto Ricardo
Giacomo: l'acqua quando siamo arrivati e la ruota della fortuna
Massimo: il cavaliere col cavallo
Alessandro: la casa con tutti gli specchi dove si saliva in camera
Federico: c'era lo scheletro
Francesco: il cavaliere
Matthias: gli scheletri dietro il cancello di ferro
Alice: il cancello con gli scheletri
mercoledì 13 marzo 2013
sabato 16 febbraio 2013
Il principe ranocchio (III sezione)
Il principe ranocchio
Il principe ranocchio (filastrocca)
mi prometti che chiudi almeno un occhio?
Allora…viveva una volta in uno stagno
un rospo più grosso di un ragno.
Ma era un rospo che come lui non ce n’è più
era, pensa un po’, di sangue blu!
Era stato un principe ma per dispetto
una strega l’aveva trasformato in un rospetto.
Dice una fiaba che solo con un bacio
in principe potrà esser ritrasformato.
Dice un’altra che va sbattuto contro un muro
perchè l’incantesimo si spezzi di sicuro.
Tu che di fiabe ne ascolti una a sera
quale delle due ti pare la più vera?
domenica 10 febbraio 2013
giovedì 7 febbraio 2013
Ravviviamo le pareti del castello bianco
NEL NOSTRO CASTELLO BIANCO BISOGNA RAVVIVARE LE PARETI CON TANTO COLORE
lo scopo di questi esercizi è quello di far fare ai bambiniesperienze guidate del colore, svincolato quanto più
possibile dall’elemento della forma.
Per questo si utilizzano acquarelli molto diluiti e si lavora sulfoglio di carta bagnato.
L’esperienza procede rispettando una data sequenza di
azioni, che porta il bambino ad affinare la sua sensibilità dipercezione del colore e ad acquisire attraverso la praticale nozioni di colori primari, complementari e secondari.Molto importante è non presentare ai bambini lavori giàfatti: vi accorgerete così che proprio chiedendo aibambini di rispettare una certa sequenza, verrà fuori lapersonalità di ognuno di loro, e non potranno essercidue pitture uguali, o due verdi uguali, o due marroni
uguali ecc…
ECCO A VOI LA TECNICA DELL'ACQUERELLO
possibile dall’elemento della forma.
Per questo si utilizzano acquarelli molto diluiti e si lavora sulfoglio di carta bagnato.
L’esperienza procede rispettando una data sequenza di
azioni, che porta il bambino ad affinare la sua sensibilità dipercezione del colore e ad acquisire attraverso la praticale nozioni di colori primari, complementari e secondari.Molto importante è non presentare ai bambini lavori giàfatti: vi accorgerete così che proprio chiedendo aibambini di rispettare una certa sequenza, verrà fuori lapersonalità di ognuno di loro, e non potranno essercidue pitture uguali, o due verdi uguali, o due marroni
uguali ecc…
La conclusione della lezione viene rimandata al giornosuccessivo, quando le pitture sono asciutte e vengono
esposte una accanto all’altra per essere osservate
insieme.
L’osservazione, parte inte
grante della lezionedi pittura, può inizialmente essere guidata, poi i bambinisaranno in grado di cogliere molti più particolari di quantonon sappiamo fare noi.
Si può ad esempio chiedere: "Secondo voi il giallo è più
chiaro (più caldo, più freddo, più luminoso, più felice,
ecc…) quando è grande o quando è piccolo? Quando èvicino al rosso o quando è vicino al blu?" ecc…E’ importante non solo che imparino ad osservare, ma
anche che imparino a descrivere i colori verbalmente.Via via si possono così introdurre i termini tecnicirelativi alla teoria dei colori e la nomenclaturaappropriata.
E’ un lavoro che può cominciare nella scuola d’infanzia, e
proseguire in tutti gli anni successivi.Parallelamente, è chiaro, i bambini sperimenterannoanche tutte
le altre tecniche (tempera, acrilici, ecc…),
con scopi diversi.
Carnevale 2013
domenica 13 gennaio 2013
La settimana di Fata Stefella (II sezione)
La settimana di Fata Stefella
Sette colori per Fata Stefella
che ogni mattina vuole esser più bella
quando si reca nel regno fatato
dove ogni fiaba ha un posto assegnato.
Lunedì si veste di giallo
Martedì preferisce il verde
Mercoledì, è tutta arancione,
Giovedì, lo sai anche tu,
Venerdì, col vestito tutto rosa,
Sabato, si veste di viola per Pinocchio
Domenica, per andare nel bosco dalla nonna,
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