giovedì 7 febbraio 2013

Ravviviamo le pareti del castello bianco

NEL  NOSTRO  CASTELLO  BIANCO  BISOGNA  RAVVIVARE LE PARETI CON TANTO COLORE 

ECCO  A   VOI   LA  TECNICA  DELL'ACQUERELLO



lo scopo di questi esercizi è quello di far fare ai bambiniesperienze guidate del colore, svincolato quanto più
possibile dall’elemento della forma.
Per questo si utilizzano acquarelli molto diluiti e si lavora sulfoglio di carta bagnato.
L’esperienza procede rispettando una data sequenza di
azioni, che porta il bambino ad affinare la sua sensibilità dipercezione del colore e ad acquisire attraverso la praticale nozioni di colori primari, complementari e secondari.Molto importante è non presentare ai bambini lavori giàfatti: vi accorgerete così che proprio chiedendo aibambini di rispettare una certa sequenza, verrà fuori lapersonalità di ognuno di loro, e non potranno essercidue pitture uguali, o due verdi uguali, o due marroni
uguali ecc…






La conclusione della lezione viene rimandata al giornosuccessivo, quando le pitture sono asciutte e vengono
esposte una accanto all’altra per essere osservate
insieme.
L’osservazione, parte inte
grante della lezionedi pittura, può inizialmente essere guidata, poi i bambinisaranno in grado di cogliere molti più particolari di quantonon sappiamo fare noi.
Si può ad esempio chiedere: "Secondo voi il giallo è più
chiaro (più caldo, più freddo, più luminoso, più felice,
ecc…) quando è grande o quando è piccolo? Quando èvicino al rosso o quando è vicino al blu?" ecc…E’ importante non solo che imparino ad osservare, ma
anche che imparino a descrivere i colori verbalmente.Via via si possono così introdurre i termini tecnicirelativi alla teoria dei colori e la nomenclaturaappropriata.
E’ un lavoro che può cominciare nella scuola d’infanzia, e
proseguire in tutti gli anni successivi.Parallelamente, è chiaro, i bambini sperimenterannoanche tutte
le altre tecniche (tempera, acrilici, ecc…),
con scopi diversi.

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