martedì 6 novembre 2012

Fantasmi nel castello della sezione dei tre anni

Da una prima indagine sugli elementi che i nostri alunni accomunavano al castello   è scaturito l’argomento “fantasmi” come quello più interessante e quindi utile all’elaborazione di una prima unità di apprendimento.

“Nel nostro fantasioso CASTELLO di sezione si nascondono tre fantasmini ladruncoli e birbantelli. Sono il FANTASMA ROSSO, IL FANTASMA GIALLO e IL FANTASMA BLU (i tre colori primari). Questi tre mattacchioni si nascondono nel nostro  castello e ogni volta che scocca la mezzanotte escono dal loro nascondiglio per rubare tutti gli oggetti colorati come loro e riporli in un sacco.”
E’ questa una semplice storiella, adatta all’età dei nostri piccoli campioni, utile al riconoscimento dei colori primari, a giochi logici di raggruppamento e a  primi approcci alla quantizzazione(di più , di meno, ecc) nonchè alle prime attività grafico pittoriche da svolgere con semplici tecniche.
Dopo il racconto i bambini  hanno prima  drammatizzato la storia con semplicità,  travestendosi da fantasma e “rubando” in giro per la sezione gli oggetti del colore corrispondente al fantasma impersonato(giochi di raggruppamento e quantizzazione:" chi ha raccolto più oggetti?"). Poi c’è stata la rielaborazione grafica con schede formalizzate per lavori di collage e tempera. Sono stati questi i primi approcci allo spazio foglio con tecniche diverse e i risultati sono stati davvero soddisfacenti.

1 commento:

  1. Si tratta di semplici attività, nulla di originale ma che abbiamo voluto ugualmente documentare per rendere partecipe chi le legge della necessità di offrire al bambino percorsi didattici consoni alle potenzialità di questa età, nel rispetto delle caratteristiche tipiche dei nostri piccoli alunni. Spesso la scuola dell'infanzia, nella ricerca di innovazione e originalità con progettualità sempre più complesse, dimentica la propria utenza che è fatta da bambini di tre, quattro o cinque anni che sono super stimolati da troppe competenze di varia natura e poco seguiti in quanto ad autonomia e identità. Credo che tra gli obiettivi primari della scuola dell'infanzia ci siano questi ultimi due che solo in questo tempo possono e devono trovare le attenzioni che meritano nella progettazione delle attività. Quindi meno capolavori grafico-pittorici, noi non vogliamo dei bambini artisti ma più drammatizzazione, giochi di gruppo per relazionarsi con l'altro, tanti canti e balli per entrare in sintonia col proprio corpo e con quello degli altri, ecc ecc

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